I TOP MANAGER DEL REAL ESTATE ITALIANO. A COLLOQUIO CON DANILO TARDINO, CEO ROGER GROUP E MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO DI REAL-ESTATE 4.0

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foto Tardino

Siamo lieti di ospitare nel nostro Osservatorio il dott. Danilo Tardino, Chief Executive Officer di Roger Group SpA. e membro del Comitato Scientifico di Real-Estate 4.0.

Tardino è Senior Manager esperto di gestione, ottimizzazione e valorizzazione di portafogli immobiliari diversificati (office, residential, industrial, logistic, retail), attualmente a capo di una società di Facility e di Costruzioni, con una nuova divisione di Real Estate.

Buongiorno Dottore, vuole raccontarci la sua giornata tipo in questa fase di emergenza Coronavirus?

In queste ultime settimane, invece che in Ufficio, la giornata lavorativa   inizia presso la mia dependance dove ho allestito la mia postazione “Smart working” o megliO di “Agile work”per essere in costante contatto con i clienti e le divisioni operative della Società. cercando di portare aventi alcune operazioni di sviluppo di cui stavamo discutendo nella fase di pre-COVID -19.

Stiamo andando incontro ai nostri clienti cercando di soddisfare tutte le loro richieste alla luce della nuova emergenza ed in funzione della ripartenza alla luce delle nuove sensibilità maturate in materia di Virus e batteri.

Il 2019 ha chiuso registrando buoni segnali di ripresa del mercato. Che impatto prevede che avrà questa crisi sull’andamento del mercato immobiliare?

Ahimè prevedo uno stop & go, di qualche mese dovuto prevalentemente agli investitori esteri che proveranno a speculare sulla situazione italiana, poi il paese si rialzerà come ha sempre fatto.

Noi tutti, dovremo nel frattempo ripensare sia alle architetture, che e al “modus vivendi” dell’abitare gli spazi mettendo a frutto l’esperienza maturata in questo periodo, dovremo ripensare agli spazi pubblici, per i ristoranti, teatri, stadi, ma anche all’interno degli uffici e delle abitazioni in particolare:

  • Limitare ed abbattimento diffusione batteri e virus
  • Postazioni e collegamenti per smart working nelle abitazioni
  • Definizione degli spazi nei locali affollati tipo ristorazione etc…
  • Qualità dell’aria negli ambienti

Con lo “smart working” obbligato ci siamo resi conto che all’interno della propria abitazione sono necessari spazi dedicati al lavoro e capito che non sempre è necessario muoversi da casa o soprattutto dall’ufficio per svolgere alcune funzioni e/o riunioni.

Sarà molto importante facilitare l’uso e soprattutto i metodi di utilizzo anche all’intera massa lavorativa sia che si tratti di generazione digitale che over 60.

Che tempi prevede per la ripresa?

Il Covid-19 ha impattato sul Q1 2020 dimezzando nel breve periodo gli investimenti nel mercato direzionale, che si conferma comunque l’asset class più richiesto dagli investitori con 500 milioni, con un -45% rispetto a Q1 2019, l settore alberghiero, che ha già registrato un calo sugli investimenti dell’84% e  subirà un ulteriore rallentamento, è il settore che probabilmente risentirà di più nel lungo periodo di questa situazione venendo meno nel medio periodo di una buona fetta della clientela internazionale.

Milano si conferma la piazza con il maggior volume di compravendite con oltre 400 milioni di euro nonostante una flessione del 54%.

Verso la fine del 2020, a fronte di scoperte quali il vaccino e/o farmaci più efficaci e/o il raggiungimenti di una semi immunità di gregge  si potrà parlare nuovamente di sviluppo e crescita,  le Olimpiadi invernali del 2026 rappresentano comunque una bella opportunità per promuovere le bellezze del nostro paese, non solo per le località coinvolte.

Ad inizio 2021 prevedo una modifica sostanziale del mercato sulla composizione di investitori con una prevalenza di investimenti italiani anche se bisogna considerare che il nostro paese è stato il primo ad essere colpito ed in maniera più pesante di altri ma ne uscirà tra i primi e comunque resta il “paese più bello del mondo”

La vostra azienda propone soluzioni con tecnologie all’avanguardia per la sanificazione degli ambienti, efficaci anche per ridurre i rischi di diffusione del COVID-19. Di che si tratta?

Nessuno è in grado ad oggi di abbattere il COVID-19 anche se questa situazione ha richiamato la sensibilità di rendere più sane le superfici da virus e batteri e quindi stiamo cercando di andare incontro alle esigenze dei nostri clienti utilizzando varie tecnologie come ad esempio le applicazioni legate alla luce ultravioletta con o senza presenza di persone e/o nelle canalizzazioni dell’aria facendoci coadiuvare da esperti nel settore, sia come tecnici che produttori.

 

 

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