I TOP MANAGER DEL REAL ESTATE ITALIANO. A COLLOQUIO CON MICHELE STELLA, AD DI TORRE SGR

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Michele Stella

E’ un piacere e un onore ospitare nel nostro Osservatorio il Dott. Michele Stella, Amministratore Delegato di Torre SGR, uno dei principali protagonisti del real estate in Italia.

Breve profilo

Prima di entrare in Torre SGR, il Dott. Stella è stato Amministratore Delegato del Gruppo Parsitalia e, prima ancora, Chief Operating Officer di Aedes S.p.A. Inoltre, è stato Country Manager di IGV Immobilien AG, Consigliere Delegato di Statuto Fondi Immobiliari SGR S.p.A. e Dirigente di Ernst & Young. Da gennaio 2016 è Adjunct Professor presso la LUISS Business School.

Buongiorno Dottor Stella, vuole raccontarci la sua giornata tipo in questa difficile fase di emergenza Coronavirus?

Buongiorno a voi! La mia giornata tipo? Ufficio dalle 9.30 alle 20.00, da solo, ma sempre connesso a call e video call con tutti i sistemi possibili (teams, skype, zoom, bluejeans, cisco), cena e si va a dormire. Il fine settimana palestra in casa e la settimana successiva si ricomincia. Non ci si può fermare. Bisogna gestire problemi vecchi e nuovi, garantirsi che la macchina produttiva non si blocchi nonostante le difficoltà rimanendo concentrati e focalizzati su tutto.

Il 2019 ha chiuso registrando buoni segnali di ripresa del settore immobiliare. Che impatto prevede che avrà questa crisi in generale sull’andamento del mercato, e più in particolare sui fondi immobiliari gestiti dalla sua SGR?

Gli impatti ci saranno. Il tema più rilevante sarà la “contabilizzazione” del nuovo debito che lo Stato Italiano sta contraendo per fronteggiare la crisi e la conseguente percezione che avranno gli investitori sul rischio per il Paese. Ad oggi quasi tutti gli investitori internazionali hanno sospeso qualsiasi attività di investimento. Si sono concluse solo le operazioni che erano in uno stato di maturazione estremamente avanzato.

Con riferimento ai nostri fondi, in particolare i quotati, su UIU avevamo già concluso in dicembre la dismissione degli asset. Non ci sono stati particolari effetti, se non un rallentamento nelle attività di liquidazione che in ogni caso verranno  completate entro la fine dell’anno. Su Opportunità Italia qualche segnale di debolezza l’abbiamo percepito, fisiologicamente, da tutti i tenants di immobili commerciali ma per ora la continuità operativa è salda e stabile.

Che tempi prevede per la ripartenza del mercato?

Dunque, credo che il mercato ripartirà nel 2021. Da settembre probabilmente ricomincerà lo scouting, ma le operazioni, in numero significativo, ripartiranno solo nel secondo trimestre del 2021. Ci sarà una revisione dei prezzi, la percezione del rischio è sicuramente aumentata ed avrà un effetto.

Il mercato al livello del 2019 in termini di pricing e transazioni auspicabilmente presto, probabilmente non già nel 2021.

Che cosa vede all’orizzonte per i Fondi e le SGR e in generale per le società di gestione di grandi portafogli immobiliari?

Bisogna lavorare sui prodotti e sulle idee, tornare ad essere propositivi. Negli ultimi anni il mercato ha trascinato gli investimenti. Ora bisogna cercare di portare sul mercato nuovi prodotti, nuove asset class, nuove idee al fine di coinvolgere nuovamente gli investitori. Mi concentrerei su residenziale e crediti, lavorando con attenzione sull’andamento delle curve. Lo shock pandemico e la curva immobiliare possono nascondere e offrire buone opportunità.

 

 

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